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LA  PODOLOGIA

La podologia è una branca della medicina che si occupa delle malattie e dei disturbi che riguardano i piedi e i disturbi generati ad altri organi di movimento (ginocchio anca rachide) sempre derivati da disturbi funzionali dei piedi.

Il podologo è una figura professionale riconosciuta e regolata dall’articolo 2 della legge 251 del 10 agosto 2000 ed è un laureato universitario in Podologia.  Sono “ operatori delle professioni sanitarie dell’area della RIABILITAZIONE che svolgono con titolarità e autonomia professionale, nei confronti dei singoli individui e della collettività, attività dirette alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione e a procedure di valutazione funzionale, al fine di espletare le competenze proprie previste dal relativo profilo professionale”.

Per quanto riguarda le competenze vere e proprie del podologo, le leggi italiane limitano l’autonomia completa del podologo in cure con mezzi motorizzati e nel confezionamento di ortesi plantari e/o ortoplastie (ortesi in silicone fatte su misura per le dita). Non è concesso di intervenire chirurgicamente (e quindi non è concesso di eseguire infiltrazioni locali) e in teoria dovrebbe “ progettare l’intervento podologico individuando le modalità terapeutiche più consone, utilizzando, in relazione alle PRESCRIZOINI ED INDICAZIONI DEL MEDICO, terapie e proponendo l’eventuale uso di ortesi, protesi ed ausili”.

Differisce dal Podiatra Americano in quanto il podiatra è un laureato Universitario in Chirurgia del Piede (Doctor in Podiatric Medicine) e non nel ramo riabilitativo. Quindi è abilitato ad operare cruentamente sul piede. Anche in Inghilterra e in Spagna hanno modificato lo statuto per permettere al Podologo di operare sul piede ma questo non è ancora possibile in Italia.

Inoltre sino ad oggi non esiste un ordine professionale dei Podologi ed è quindi difficile controllare sullo stato professionale di chi si ha di fronte.

Quindi in Italia per adesso il podologo :

·         Tratta direttamente gli stati patologici dell’epidermide (l’ipercheratosi, cioè le callosità del piede) e degli annessi cutanei (le patologie e deformità delle unghie)

·         Tratta il dolore e i difetti posturali meccanici causati dal piede attraverso una serie di dispositivi medici su misura

·         Tratta la riabilitazione delle dita attraverso la realizzazione di dispositivi in elastomero, modellati su misura (ortoplastie)

·         Effettua esami specializzati per individuare e trattare i piedi a rischio per specifiche attività sportiva e lavorative a scopo di prevenire eventuali patologie.

·         Svolge, su prescrizione medica, la medicazione delle ulcerazioni, delle verruche del piede e comunque assiste anche ai fini dell’educazione sanitaria i soggetti portatori di malattie a rischio per il piede (Diabete e l’Artrite Reumatoide).

·         Individua e segnala al medico le sospette condizioni patologiche che richiedono un approfondimento diagnostico o un intervento terapeutico

 

Il podologo è quindi un professionista sanitario che collabora con il medico ortopedico, sportivo, diabetologo, reumatologo, pediatrico, dermatologo e fisiatra nella prevenzione e cura delle patologie dirette o indirette del piede. Le cure si limitano a metodi incruenti.

Il podologo si integra quindi in tutte le strutture pubbliche e private, convenzionate e non, in cui si tratta le patologie annesse o correlate al piede.

Importante evidenziare che l’estetista o chi si occupa di pedicuria possono esclusivamente occuparsi di trattamenti con scopo finale estetico. Non possono trattare il piede doloroso e la solo rimozione di un callo (ancora peggio se con micromotori o con turbine) in sede plantare perché fa male non sarebbe consentito e sarebbe un trattamento abusivo fuori norma.